Etica
Invisibili, non irresponsabili.
Codice etico
Anche i traduttori hanno un codice etico. Anche se lavoriamo su parole non nostre e su idee che non abbiamo concepito, e anche se siamo così abili da non lasciare impronte personali tra le righe, non siamo meno responsabili dei messaggi che traghettiamo.
Etica professionale
Come traduttrice professionale e socia AITI (Associazione Italiana Interpreti e Traduttori), aderisco al Codice di deontologia e di condotta dell’associazione.
Etica personale
Mi riservo il diritto di valutare e scegliere i miei clienti in base a parametri di dignità, sostenibilità, solidarietà, diversità.
Dignità: credo nel diritto di dire di no e di non sottostare a condizioni inique o degradanti.
Sostenibilità: mi considero un’ospite di passaggio dell’unico pianeta disponibile e credo che sia un’ottima idea lasciarlo un po’ meglio di come l’ho trovato.
Solidarietà: la scelta di lasciare qualcuno indietro non è mai giustificabile. Qualunque sia il trofeo in palio.
Diversità: credo nella forza propulsiva delle differenze e che in squadra ci sia sempre posto per il talento speciale di ognuno.